Finis coronat opus.

Angelo Mozzillo, L’Immacolata fra i Ss. Bruno e Anselmo, 1807.

Sabato 12 novembre, nelle sale ricche di storia e arte del Museo della Certosa di San Martino, in Napoli, si è concluso alfine il censimento delle opere di Angelo Mozzillo. La ricerca, condotta per 10 anni, fra lunghe pause, rimaneggiamenti, muri di gomma burocratici e fake news, è giunta alla sua fine.

Non è stato un percorso lineare: molti i compagni di avventura con cui mi sono inerpicato per chiese montane o avventurato in oscuri conventi, con cui ho visitato splendide residenze private o varcato la soglia di catapecchie che aveva conosciuto secoli migliori. Molte le false piste, moltissime le maledizioni, notevoli le spese, incalcolabile il tempo trascorso. Per non dire degli scoraggiamenti o delle aperte ostilità, che non capito mai se andassero alla ricerca o al ricercante.

Da oggi, da stasera, da ADESSO, tutto questo È STORIA. È già Storia, locale, regionale certo: ma non è forse la Storia grande una serie di storie “piccole”, un grande mosaico formato da piccole tessere?

Ci sarà tempo per ripensare, operare, pubblicare e ringraziare. Stasera è il tempo della fine della ricerca, domani sarà quello dell’inizio del racconto. E sarà un bel racconto.

Stasera possiedo il primato dell’unico afragolese ad aver visto tutte le opere di Angelo Mozzillo. Da domani sarò non più l’unico, ma il primo.

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